domenica 10 maggio 2015

48 h - From Paris with love

Ancora frastornata per la stanchezza da rientro, mentre sono in auto da Treviso a Ferrara nel tragitto che mi riporterà a casa ripenso  alle 48 ore che sono trascorse, pochi istanti e mi balena un sorriso sulle labbra, il viaggio in realtà è stato breve ma carico di energia positiva e forti emozioni.
 
Venerdì io e la mia amica Anna, entrambe prese da "Bollefollia"abbiamo deciso di volare a Parigi per vedere danzare la nostra étoile Roberto Bolle all'Opera Garnier di Parigi ne L'Histoire de Manon . Roberto ballerà a fianco di Aurelie Dupont, la prima ballerina dell'Opera Garnier che ha deciso di lasciare le scene e che concluderà le esibizioni il 18 maggio con l'ultima recita prevista dal programma del teatro. Quale occasione dunque migliore per partire? Direi che non c'è!
 
Come si parte? ovviamente visti i tempi stretti decidiamo di optare per un unico bagaglio a mano che conterrà dunque tutto il necessario per gli outfit night&day parigini delle 48 ore.
 
Per il viaggio di andata indosso un abito lungo fino ai piedi di Patrizia Pepe, una fantasia nelle tinte del giallo sole e blu cobalto, giubbino in pelle, borsa Micheal Kors nella stessa tinta del blu dell'abito e stivaletto cristalli gold Soignè, la vera chicca di tutto il look.
 
Stivaletti glitterati gold Soignè
 
Qui sono già a mio agio delle scale dell'Hotel du Triangle d'Or poco distante dall'Opera Garnier. Consiglio questo Hotel per la cura dei dettagli, per le belle tappezzerie di Piero Fornasetti ed il confort non sempre così scontato in questi hotel in pieno centro parigino.


Venerdì pomeriggio al Louvre, c'è di meglio?


l nostro volo è in perfetto orario e addirittura si atterra con 10 minuti di anticipo quindi per pranzo siamo già nel nostro Hotel , che ci stupisce con i suoi arredi moderni e gli interni davvero d'effetto.
Vista dell'interno della sala colazioni dell'Hotel
La porta d'ingresso dell'Hotel
L'église de la Madeleine a pochi passi dall'Hotel

Ovviamente al pranzo non ci pensa nessuno, nemmeno il tempo di aprire la valigia per stendere l'abito da sera e siamo già in cammino per un sopralluogo all'Opera Garnier che ci stupisce con la sua maestosità dal primo momento in cui intravediamo la statua dorata di Garnier .


eccoci qua, arrivate! Inizia la missione :)
Le Palais Garnier,  è il simbolo del XIX secolo legato al Barocco Francese 

 L'Opera , voluta da Napoleone III venne progettata da Charles Garnier nel 1861 e completata nel 1875 in tutta la sua magnifica opulenza che a mio avviso le dona una eleganza innata mai stucchevole. Ammetto che dopo l'ennesimo viaggio a Parigi finalmente entrerò in questo teatro per la prima volta e l'emozione è palpabile.
 
Le misure dell'edificio di Garnier sono impressionanti, 11.237 mq, una lunguezza di 173 metri per una larghezza di 125 metri . L'altezza è di circa 74 metri e l'auditorium offre una capacità di 2.156 posti a sedere.
Bisogna ricordare che il teatro in questione fu scelto per l'ambientazione del celebre romanzo di Gaston Leroux nel 1910 "Il Fantasma dell'Opera" (le Fantome de L'Opera)  in cui Erik, personaggio sfigurato e costretto a vivere nei sotterranei del teatro, ama profondamente Christine, cantante litica che rimarrà affascinata dal talento del fantasma nonostante il suo aspetto fisico.
 

Ecco pronte per la serata, è ancora giorno praticamente ma la recita inizia alle 19,30 e quindi non ci resta che uscire e fare una breve passeggiata fino all'Opera Garnier.
Il mio abito è della linea Red Carpet di Elisabetta Franchi, da questa foto si percepisce meglio quanto sia prezioso questo abito, con pietre nere  e Swarovski applicati su tulle nero.La borsa è la Lady me di Sara Battaglia, un must have . Per l'esterno ho deciso di coprire le spalle con un semplice giacchino in pizzo, la temperatura non era altissima ed è stato un giusto compromesso.
 
Le sale del primo piano...un incanto per gli occhi, una maestosità che ti lascia a bocca aperta.
Sulla scalinata d'ingresso al teatro, imponente tanto da superare un dislivello di 30 metri.


 Il soffitto della sala del Teatro de L'Opera Garnier è stata dipinto da Marc Chagall nel 1964 (foto sopra ).
Rapite da tanta bellezza...



La vista del palcoscenico dell'Opera Garnier

 
Roberto Bolle e Aurelie Dupont ai saluti finali dopo
la conclusione dei tre atti de l'Histoire du Manon,
il pubblico li ha travolti con applausi scroscianti.
 
Des Grieux- Roberto Bolle
che non mi stancherò mai di applaudire in questo ruolo tanto impegnativo quanto carico di pathos

 
Tempo di autografi e saluti. Dopo 20 minuti buoni di applausi il sipario di chiude e noi due filiamo veloci verso l'uscita artisti ispezionata nel pomeriggio, c'è calma, una situazione a cui non si è abituati se si frequenta la Scala di Milano in cui  gli artisti vengono letteralmente accerchiati e "sbattuti al muro" pur di aver un autografo; riconosco che a volte la pacatezza degli altri paesi è un pregio in questi frangenti.
 
Prima di Roberto uscirà Aurelie, esile e fresca nella sua persona, la vedo per la prima volta e la saluto facendole i complimenti e chiedendole un autografo. 




 Eccolo! l'étoile più famosa del mondo è davanti a noi e nei suoi modi gentili non fa mai pesare questo ruolo importantissimo e carico di responsabilità che porta avanti con estrema dedizione e passione. Io vedo Roberto Bolle come il ragazzo della porta accanto che non ha mai perso di vista i suoi obiettivi ,la sua carriera e che il successo non ha in alcun modo cambiato; il suo rapporto con i fans è armonioso e come lui  ci permette di "viaggiare nella bellezza" dei suoi spettacoli, anche noi portiamo sempre nel cuore un po' della sua magia .

 
Una foto ricordo della serata, occhi che brillano di felicità.

 


Il mattino ancora "sotto incantesimo" della serata precedente si fa tappa alla
basilica del Sacrè Coeur a Montmartre, sempre adorabile nonostante i suoi gradini perdifiato.
Look informale da turista con abitino in cotone con stampa V e gonna in plissé, leggins in ecopelle Calzedonia e Rockstud nere Valentino in edizione limitata "Noir".


Subito dopo in metro raggiungiamo la Tour Eiffel, lo so che è un ammasso di ferro ma il suo fascino per me non lo perderà mai, vero simbolo di Parigi che tutti conoscono...se penso doveva essere solo una struttura temporanea ai tempi dell'Esposizione Universale, capiterà mai col nostro EXPO???
Sopra indosso i miei occhiali So Real di DIOR.





Dalla Tour Eiffel in pochi minuti si arriva a Avenue Rapp, al civico 29 in cui si può ammirare una splendido edificio residenziale in stile Liberty, solo la decorazione del portone vale un viaggio a Parigi.


Cosa darei per abitare qui???
Ottimo scorcio da Av. Rapp verso la Tour Eiffel



Vista un sacco di volte ma Nostre Dame merita sempre allo stesso modo una tappa, poi giusto davanti alla cattedrale c'è la fiera del pane di Parigi, e allora vuoi non approfittarne???



Sul ponte des Arts con tutti i lucchetti d'amore scatto una foto per mio marito e mia figlia #LoveForever



L'ultima sera a Parigi non può essere trascorsa in pigiama davanti alla tv francese quindi pronte nuovamente ad uscire in un nuovo outfit ci dirigiamo al Trocadéro per le foto finali .






Au revoir Paris, Paris je t'aime.
 
Victor Hugo diceva che “Respirare Parigi, conserva l’anima” e per me questa città ha un valore particolare perché qui ho conosciuto mio marito 9 anni fa in un punto di svolta nella mia vita ed oggi dedico a lui e a mia figlia questo viaggio nella bellezza ricco di emozioni e passione.
 
 
#lavieestbelle

 








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